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Trieste – Mongolia

Kazakhstan

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250px-flag_of_kazakhstansvgPrincipalmente pianeggiante, stepposo e con circa un terzo della sua superficie (pari a quella dell’Europa occidentale), predesertico o desertico. Vi sono catene montuose a Sud e ad Est. Clima tipicamente continentale, con precipitazioni inferiori a 100 mm/anno per le zone desertiche fino ai 1.500 mm/anno sui monti Altaj. Quello che temiamo di più sono i frequenti temporali estivi che si abbattono improvvisi sulle zone steppose, trasformandole in acquitrini. Non saremo a bordo di grossi fuoristrada dotati di verricelli e potenti motori, saremo pur sempre a bordo di due Panda e, neanche 4×4. Speriamo di incontrarne almeno qualcuno, di questi temporali. La popolazione di circa 15 milioni di abitanti è prevalentemente kazaka e russa a maggioranza musulmana, anche se vi è una buona parte cattolica (40%) e una minoranza buddista. La densità di abitazione è molto bassa: 6 abitanti/chilometro quadrato.

Economicamente potrebbe essere il Paese con la ricchezza pro capite più elevata del mondo, contiene il 60% delle ricchezze minerarie di tutto l’ex impero sovietico., sterminate coltivazioni di grano, gas naturale e petrolio. Dopo il dissennato sistema economico sovietico si sta riorganizzando, attuando privatizzazioni e profonde ristrutturazioni.

La valuta è il Tenge. In data 26/06/09, un  Euro corrispondeva a 209,79 Tenge.

Lettera del Console Generale Onorario per la Mongolia, Professore A. Colleoni

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L’iniziativa Trieste-Mongolia ha per la città un significato particolare in quanto le relazioni tra le due Nazioni sono iniziate a Trieste nel 1976 quale unica porta tra la Mongolia, l’Italia e la stessa Unione Europea. Trieste è stata sede nazionale dagli anni ’80 della Associazione Nazionale per i rapporti culturali con la Mongolia e dal 1991 la prima sede in Europa di un Consolato Onorario con competenza su tutto il territorio italiano, mancando a Roma una Ambasciata di Mongolia. Nel 2008 il Ministero degli Esteri di Ulaanbaatar ha proposto al governo italiano il primo Console Generale Onorario della Repubblica di Mongolia nella persona del già Console e Professore Aldo Colleoni sottolineando così il ruolo strategico della città per le relazioni tra i due Paesi. Ben volentieri pertanto auspichiamo che l’intera città di Trieste sostenga questa importante iniziativa di Pace e amicizia.

Aldo Colleoni Console Generale Onorario proposto dal Governo di Mongolia a quello Italiano

Trieste, 1 giugno 2009

Rinforzi e protezioni sui nostri mezzi

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La panda, è estremamente robusta e capace di resistere ad un uso improprio in città, ma non ci dà grande fiducia in previsione di tanti km su strade disastrate e sterrati. Riteniamo opportuno rinforzare, dove si può, la scocca delle nostre vetture con fazzoletti d’acciaio.

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All’anteriore, per evitare danni causati da piccoli urti con il terreno, abbiamo realizzato un paraurti supplementare in tubo quadro d’acciao adeguatamente dimensionato. E’ leggero, robusto quanto serve e soprattutto non sporge dalla sagoma.

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Il paramotore che abbiamo costruito è robusto e lascia passare l’aria. Abbiamo optato per questa soluzione in previsione di temperature elevate e salite di montagna. Una piastra in alluminio sarebbe stata più protettiva, ma avrebbe dato problemi di rafreddamento al motore. Inoltre abbiamo scelto i punti di fissaggio in maniera da rendere solidale il muso della panda al resto della scocca.

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Una rete metallica evita che piccoli sassi vadano a danneggiare il radiatore.

 

Il serbatoio della benzina è di plastica ed andrebbe protetto con una piastra in alluminio o qualcosa del genere. Però la panda è un’auto leggera e con pochi cavalli. Per non appesantirla troppo con protezioni metalliche, abbiamo deciso di incollare il fondo di un altro serbatoio identico sotto al nostro. Soluzione semplice e funzionale!

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Allestimento vetture

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E’ arrivato il momento di pensare all’allestimento della panda. Alleggerire sarà la parola d’ordine… Ma, secondo voi, cosa c’è da togliere in una panda? Nulla! La moquette del pavimento ed il rivestimento del cielo sono gli unici due elementi superflui, tutto il resto è già ridotto allo stretto indispensabile. Anche i sedili posteriori si potrebbero smontare, ma questa panda già non li ha perché è una versione autocarro.

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Un semplicissimo rollbar, fatto di tubi in acciaio piegati, oltre a prevenire le spiacevoli conseguenze di capottamenti, ci aiuterà a sorreggere il robusto porta pacchi che abbiamo realizzato.

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Dormiremo nelle nostre panda. Questo ci evita di dovèr montare ogni sera le tende, magari nel fango sotto il diluvio. Abbiamo realizziamo un pianale in legno su cui poi mettere un materasso per sdraiarci comodi come fossimo a casa. Così otteniamo anche dei gavoni nel baule per tenere ordinati attrezzi, parti di ricambio, cibo e bagagli personali.

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Bukhara

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madrasaSe Samarcanda è un mito, Bukhara segue a ruota, non solo per i famosi tappeti che in realtà, pur portando questo nome, provengono dal Turkmenistan e vengono così chiamati perché qui venivano e vengono ancora commercializzati. La storia di questa città è simile a quella di Samarcanda e ha subito le stesse ondate storiche ed etniche. Essendo sempre stata seconda a Samarcanda, almeno fino al secolo XVI, quando divenne capitale, non ha avuto tutte quelle attenzioni belliche e politiche che si focalizzarono naturalmente su Samarcanda. Questo forse permise una maggior conservazione del centro storico. Se a Samarcanda troveremo gli splendidi mosaici, a Bukhara vi sono più di 140 edifici antichissimi, i minareti, i bazar, le madrase e la fortezza reale.

Ovviamente anch’essa, è stata dichiarata dall’UNESCO, patrimonio dell’umanità.

Altro importante centro da vedere sarebbe Khiva, ma non credo, per questione di tempo, ce la faremo.

A Bukhara però difficilmente potremo rinunciare.

La foto è di Monica Genovese

Samarcanda

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Uno dei luoghi che aspettiamo di visitare con più impazienza è Samarcanda. Presente nell’immaginario collettivo grazie a canzoni, romanzi, film e racconti di viaggiatori, è divenuta il mito leggendario che tutti conoscono.Non potrebbe essere diversamente, essendo uno degli insediamenti urbani più antichi del mondo. Attualmente è una importante città uzbeka, con una popolazione superiore ai 400.000 abitanti. Composta da etnie tagike, uzbeke, russe e persiane, la lingua più diffusa è quella tagica.

Via della Seta

Antichissima, come dicevamo, fondata forse già nel 700 a.c, crocevia di traffici da sempre, snodo obbligato sulla mitica Via della Seta, la via commerciale che unì i commerci tra Oriente e Occidente. Anche Alessandro Magno passò da qui e la conquistò nel 329 a.c. L’ultima dinastia persiana autoctona fu quella dei Sasanidi, sotto il cui impero, la città visse uno dei suoi massimi momenti di gloria. L’espansione araba iniziata nel VII secolo portò all’islamizzazione delle popolazioni Nord africane, spingendosi sino ai Pirenei della penisola iberica e, verso oriente, conquistarono i territori persiani, incluse Kabul e Samarcanda. Fu praticamente rasa al suolo nel 1.220 dai mongoli. Sopravvisse solo una minima parte della popolazione che dovette affrontare, pochi anni dopo, un successivo saccheggio, sempre ad opera dei mongoli.

mausoleo_tamerlano

Nel 1370, Tamerlano il zoppo, di etnia mongola-turca, fece risorgere la città che visse nuovi splendori fino a quando, nel secolo XVI, la capitale venne trasferita a Bukhara. Nel 1868 divenne parte dell’Impero russo.

Una città con una storia millenaria come questa, che vide dominazioni secolari di molteplici etnie, non può non fornire pretesti a rivendicazioni di proprietà territoriale. Oggi, sono i tagiki nazionalisti, forti della maggioranza etnico-linguistica a rivendicare queste zone.

Dal 2001 è inserita come patrimonio dell’umanità nella lista dell’UNESCO.

Visti Kazakhstan

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Per i Visti d’ingresso nel territorio kazako è necessario:

– Richiesta presentata in forma scritta all’Ufficio Consolare;

– Passaporto (valido per almeno 6 mesi dopo la scadenza del visto);

Modulo di richiesta e la Dichiarazione (compilati e firmati);

– Foto (formato 3 x 4; sullo sfondo chiaro).

– Fotocopia del libretto del veicolo.

I costi saranno, per noi che faremo due ingressi, di 45 $ a persona. Questo perché richiederemo un visto di transito, il quale non potrà avere durata superiore a giorni 5, e un visto turistico.

Si devono richiedere le coordinate bancarie per il bonifico al Consolato Kazako. Allo stato attuale  i dati sono i seguenti:

Banca di Roma – Ag. n° 27 – Via di Villa Severini, 72 – Roma

C/C 000053000 – CAB 05055 – ABI 3002 – IBAN IT29TO300205055USD000053000

Telefono filiale: 06,36381881/85

In realtà fare a loro un bonifico non è così semplice. Di fatto il conto è estero e in dollari, nonostante sia domiciliato in una banca italiana. Noi abbiamo perso 10 giorni, per riuscire a farlo. Il primo bonifico ci è stato restituito respinto. Abbiamo dovuto recarci in una filiale Unicredit, del quale il Banco di Roma fa parte, far telefonare all’impiegato di turno al corrispondente del Banco di Roma, affinchè gli venga dettata passo, passo la procedura da eseguire.

Importo del bonifico, compreso spese: 130,60 Euro

Finalmente si preparano i mezzi

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Abbiamo finalmente incominciato i lavori sulla prima delle due panda.

E’ evidente che ha la guarnizione di testa bruciata, i sintomi ci sono tutti: mangia acqua, l’olio è emulsionato e nella vaschetta di espansione si vedono affiorare delle bollicine. Urge sostituirla!

In poche mosse il motore è smontato! La guarnizione di testa si potrebbe anche sostituire lasciando il basamento del motore montato sulla panda, ma decidiamo di smontare comunque tutto per controllare, ed eventualmente sostituire anche altri componenti “sensibili”. In un pomeriggio abbiamo il motore a terra, pronto per lavorarci comodamente attorno.

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Anche se non ce ne sarebbe bisogno, in previsione di un uso gravoso, decidiamo comunque di tirar giù il cambio e sostituire la frizione. Dal momento che abbiamo il motore sul banco ed il costo dei ricambi è abbordabile, sarebbe sciocco non farlo. E poi il disco usato che smontiamo ce lo porteremo di scorta durante il viaggio… non si sa mai!

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Abbiamo fatto rettificare la testa della nostra panda. La spianatura è indispensabile per una buona riuscita del lavoro; ciò assicura una pressione uniforme su tutta la guarnizione di testa. Il lavoro va eseguito con cura e le viti vanno serrate con la chiave dinamometrica.

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Una pulitina all’alternatore è d’obbligo, approfittando del fatto che è già smontato. I suoi cuscinetti vanno accuratamente ingrassati. E con il tornio ed un po’ di “carta a mille” abbiamo pulito l’ indotto.

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Approfittando della mancanza dl motore, eseguiamo anche una revisione completa dell’ avantreno. Testine di sterzo nuove, ingrassaggio della scatola di sterzo e relativi nuovi soffietti in gomma, sostituzione dei cuscinetti ai mozzi e controllo generale dei braccetti anteriori. Gli ammortizzatori invece per il momento li rimontiamo così come stanno, decideremo in seguito cosa fare nel reparto sospensioni.

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Un discorso a parte va fatto per i giunti dei semiassi. Prima della partenza vale la pena controllarli. I nostri sono buoni; vanno solo smontati, puliti con cura e riassemblati, ingrassandoli per bene con del grasso nero grafittato. E’ un’operazione delicata che richiede molta pazienza. Sostituiamo anche le cuffie in gomma che sono fondamentali per non far entrare lo sporco nei giunti e non farne uscire il grasso.

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Anche dischi e pastiglie sono nuovi, ma credo dovremo revisionare anche le pinze, dal momento che una in autostrada una era rimasta leggermente frenata.

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Cinghie nuove, paraolii nuovi, pompa dell’acqua sostituita… davide ha anche voluto verniciare di rosso il coperchio punterie! Un’altra serataccia in officina ed il motore è di nuovo nella nostra “ferrari”, pronto per essere provato.

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Ai confini del mondo.

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Il Gobi, nell’aimag di Omnogov,  è abitato da una persona ogni 3 KM quadrati.Se state in piedi sarete l’unico elemento alto del paesaggio, piatto a perdita d’occhio. Se ascoltate con attenzione, sentirete solo il vostro respiro. Se diventate tutt’uno con l’ambiente proverete solo serenità.

miss_laurence, da Mongolia – Lonely Planet