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Trieste – Mongolia

17 agosto 2009

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Decidiamo di andare in ambasciata russa in tarda mattinata, nonostante sapessimo che le richieste di visto per gli stranieri sono accettate solo dalle 14:00 alle 15:00. Oltre a completare il modulo di richiesta non potremo, infatti, fare null’altro. Andiamo a cambiare denaro e decidiamo di andare a pranzo in un locale che fornisce pure l’accesso ad Internet. Pranziamo, cerco di aggiornare il blog ma dopo poco Internet non va più. Massimiliano si accorge di non avere più il borsello. E’ sicuro di averlo avuto con se anche al ristorante, cerchiamo dappertutto ma del borsello nessuna traccia. E’ un guaio, dentro ci sono i documenti dell’automobile e le patenti internazionali. Sono quasi le due, Stefano, Massimiliano e David si recano all’ambasciata per la consegna dei visti, io rimango nel locale a cercare. Una cameriera parla un po’ d’inglese e, notate delle telecamere all’interno del locale, le chiedo se effettuassero le registrazioni. Mi risponde che le registrazioni vengono svolte da una società terza e si offre di accompagnarmi presso la loro sede. Dopo una lunga camminata giungiamo finalmente a questo ufficio, dove in poco meno di mezz’ora viene spiegato il mistero.

Nelle registrazioni si vede chiaramente Massimiliano entrare con la borsa a tracolla, due individui seguirlo a breve distanza e, gli stessi due individui, uscire con la borsa appena rubata. Eravamo in un tavolo isolato e non abbiamo avuto la sensazione che nessuno, oltre alla cameriera, si fosse avvicinato a noi. I fotogrammi non mostrano come i due uomini si siano impossessati del borsello, in quanto il tavolo è in una zona d’ombra delle telecamere. Le sequenze più significative, assieme al player, le salvo su un pen drive e raggiungo i miei amici all’ambasciata. Ci recheremo, guidati da un “local” gentilmente offertoci dall’ambasciata stessa, presso una stazione di polizia per effettuare a denuncia. Non con poche difficoltà riusciremo ad installare il player su un pc pieno di virus della stazione di polizia e a far visionare loro i filmati. Uno dei poliziotti presenti, non appena vede alcune sequenze, corre fuori dalla porta parlando concitatamente al telefonino.

Ci chiedono di aspettare.

Meno di un’ora dopo il borsello ci verrà riconsegnato senza che al suo interno manchi nulla.

Tiriamo tutti un grosso sospiro di sollievo. Ringraziamo calorosamente i funzionari di polizia, anch’essi visibilmente soddisfatti.

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