Da Novosibirsk verso Chelyabinsk, fine della Siberia. Le strade continuano ad essere buone, con alcuni tratti martoriati dall’incuria e dal traffico pesante. All’alba, freschi e riposati, i chilometri vanno via veloci. Esaurisco un pieno, quello successivo lo finirà Stefano, poi di nuovo io. Idem Massimiliano e David, le Panda, seppur di cilindrata differente, consumano in modo analogo. In prossimità di Omsk seguiremo i cartelli per Chelyabinsk ma le indicazioni saranno sbagliate e ci indirizzeranno su una strada che finirà sulla frontiera per il Kazakhstan. Forse i cartelli erano lì da prima del dissolvimento della CCCP e nessuno si è curato di toglierli. Non allungheremo di molto ma la strada che faremo per raggiungere la giusta direttrice risulterà disastrata, facendoci perdere un paio d’ore. Chiuderemo il bilancio dei chilometri a quota 1.000.