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Trieste – Mongolia

Samarcanda

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Uno dei luoghi che aspettiamo di visitare con più impazienza è Samarcanda. Presente nell’immaginario collettivo grazie a canzoni, romanzi, film e racconti di viaggiatori, è divenuta il mito leggendario che tutti conoscono.Non potrebbe essere diversamente, essendo uno degli insediamenti urbani più antichi del mondo. Attualmente è una importante città uzbeka, con una popolazione superiore ai 400.000 abitanti. Composta da etnie tagike, uzbeke, russe e persiane, la lingua più diffusa è quella tagica.

Via della Seta

Antichissima, come dicevamo, fondata forse già nel 700 a.c, crocevia di traffici da sempre, snodo obbligato sulla mitica Via della Seta, la via commerciale che unì i commerci tra Oriente e Occidente. Anche Alessandro Magno passò da qui e la conquistò nel 329 a.c. L’ultima dinastia persiana autoctona fu quella dei Sasanidi, sotto il cui impero, la città visse uno dei suoi massimi momenti di gloria. L’espansione araba iniziata nel VII secolo portò all’islamizzazione delle popolazioni Nord africane, spingendosi sino ai Pirenei della penisola iberica e, verso oriente, conquistarono i territori persiani, incluse Kabul e Samarcanda. Fu praticamente rasa al suolo nel 1.220 dai mongoli. Sopravvisse solo una minima parte della popolazione che dovette affrontare, pochi anni dopo, un successivo saccheggio, sempre ad opera dei mongoli.

mausoleo_tamerlano

Nel 1370, Tamerlano il zoppo, di etnia mongola-turca, fece risorgere la città che visse nuovi splendori fino a quando, nel secolo XVI, la capitale venne trasferita a Bukhara. Nel 1868 divenne parte dell’Impero russo.

Una città con una storia millenaria come questa, che vide dominazioni secolari di molteplici etnie, non può non fornire pretesti a rivendicazioni di proprietà territoriale. Oggi, sono i tagiki nazionalisti, forti della maggioranza etnico-linguistica a rivendicare queste zone.

Dal 2001 è inserita come patrimonio dell’umanità nella lista dell’UNESCO.

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